L’estate in cui il Bari compré Joao Pauloé é un bel libro di Francesco Marrocco che racconta il capoluogo pugliese, le sue storie e le leggende di una Bari tra fine anni 80 e inizio 90.
Proprio nell’estate dell’ottantanove il Bari ritorna in serie A, grazie a mister Salvemini e a una squadra formata da tanti campioni,che poi si affermeranno nelle grandi squadre, ma anche da giocatori cresciuti nel vivaio. Céera Massimo Carrera, futuro pilastro juventino, in quella difesa, con lui un giovanissimo Lorenzo Amoruso che iniziava a giocare in prima squadra, céerano i baresi Loseto, De Trizio, Terracenere e Di Gennaro, céera Mannini in porta. E céera anche Pietro Maiellaro, da Lucera, che a Bari divenne éu brasiliané per via della sua tecnica sopraffina.

In estate, il direttore sportivo Janich, andé proprio in Brasile e torné con tre sconosciuti e tanti sberleffi: il roccioso difensore argentino Lorenzo dall’Argentinos Juniors, il centrocampista Gerson dal Palmeiras e soprattutto léattaccante brasiliano Joao Paulo dal Guarani. Insieme a Maiellaro, formavano una coppia offensiva micidiale e spettacolare e tra gol e giocate questàultimo fece innamorare i baresi al punto che la stagione 89/90 é ufficialmente entrata nell’immaginario collettivo come la stagione più vincente e romantica di sempre.

Quel Bari fu un gran bel vedere: vinse la Mitropa Cup contro il Genoa, che é ancora tuttàora léunico trofeo internazionale per la società pugliese, e fermé praticamente tutte le grandi; tanto da meritarsi léappellativo di élé ammazzagrandié.
Dal Napoli di Maradona che saré campione déItalia, all’Inter del Trap e dei tedeschi, reduce dallo scudetto dei record, e regalé tanti bravi giovani al calcio italiano. Le prodezze di Joao Paulo, Maiellaro e compagni fecero male pure alla Juve e alla Fiorentina, solo il Milan riusci a spuntarla con Van basten.
Si racconta di un Maradona, che dopo una partita a Bari, chiese a Maiellaro di andare a giocare a Napoli la stagione successiva.

Maiellaro poi scelse Firenze, e forse non fu proprio la decisione giusta per la sua carriera. Grazie a quella rosa i galletti rimasero in A per tre anni, portando in biancorosso anche grandissimi campioni e retrocedendo nel 1992 pur avendo forse la rosa più forte del trentennio di presidenza di Vincenzo Matarrese, con dentro Zvone Boban, David Platt e Robert Jarni. Ma quel Bari dell’89 resta ai posti più alti nel cuore dei baresi: un gradino sotto il Bari dei baresi di Catuzzié insomma, come San Nicola e Joao Paulo.
La nostra T-shirt e Felpa del Bari
Questa T-shirt e la Felpa sono una riproduzione della maglia ufficiale del Bari dei primi anni 90.
GRADONI é una linea streetwear di Feik, interamente dedicata al vintage football e allo stile casual, pertanto é una t-shirt da abbigliamento non sportivo.